“Gli eterni e il nulla: il pensiero del filosofo Emanuele Severino anticipa il futuro della supremazia della tecnica sulla nostra civiltà”

Giovedì 28 ottobre alle ore 18.00, Première sul canale YouTube UPAD del primo appuntamento intercorso all’interno della programmazione dell’Accademia di Dialogo Interculturale UPAD. L’Accademia nasce come fucina di idee originali eppure plausibili, non ha mai interrotto il progetto di mettere a contatto culture, religioni, concezioni di pensiero, opzioni politiche diverse eppure confrontabili. L’attività dell’Accademia non perde di vista l’ampiezza dell’orizzonte nel quale vive la contemporaneità. Progetto condiviso dall’Accademia dell’UPAD e dalla Federazione culturale Gaetano Gambara. Vi è così l’aspirazione ad essere parte di quella “società docente” che rende vero e riconoscibile il principio di sussidiarietà, collocato in Costituzione tra i fondamenti della democrazia. Primo appuntamento vede protagonisti l’Avv. Gianni Lanzinger, il Prof. Andrea Felis e il Prof. Salvatore Natoli con un tema di particolare attualità: “Gli eterni e il nulla: il pensiero del filosofo Emanuele Severino anticipa il futuro della supremazia della tecnica sulla nostra civiltà”. Il motivo dominante del discorso di Severino viene per la prima volta formulato nel saggio del 1956 “La metafisica classica e Aristotele”, linee essenziali del discorso filosofico di Severino, che si mostra fondamentalmente compatto: al suo centro sta la questione della verità dell’essere.

Severino, al quale Salvatore Natoli è stato molto vicino, seguendo negli anni giovanili il suo magistero, ha avuto un ruolo assai decisivo nella innovazione del pensiero filosofico nell’intera cultura italiana: il ripensamento radicale della metafisica, il discorso sul nichilismo e l’Occidente, le radici greche di mondi concettuali così contemporanei, fino alla critica al trionfo della tecnica quale carattere della “follia” nichilista.

Nella “lezione magistrale” di Natoli, diffusa dall’Accademia dell’UPAD, alcuni temi dell’ultimo Severino, in consonanza con il pensiero dello stesso Natoli, vengono riproposti, quali il tema della “gioia” e quello, così desueto, come la “gloria”.

Si tratta di una profonda riflessione che mette in luce l’importanza e l’attualità del pensiero di Severino quale cruciale interlocutore della nostra “modernità”.

Link video Première : https://youtu.be/GkapDa9zhzA

Nella foto il Prof. Salvatore Natoli, durante il dialogo dell’Accademia

Salvatore Natoli: si è laureato in filosofia presso l’Università Cattolica di Milano. Ha insegnato logica alla facoltà di lettere e filosofia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, filosofia della politica alla facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Milano, filosofia teoretica all’Università di Milano-Bicocca e Storia delle idee all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Tra le sue pubblicazioni: La felicità: saggio di teoria degli affetti (Feltrinelli 1995); Dizionario dei vizi e delle virtù (Feltrinelli 1997); La salvezza senza fede (Feltrinelli 2007); Nietzsche e il teatro della filosofia (Feltrinelli 2011);L’educazione alla felicità (Aliberti 2012); Perseveranza (il Mulino 2014); Il linguaggio della verità. Logica ermeneutica (Morcelliana 2014) e Il fine della politica (Bollati Boringhieri 2019).

ph Martina Santimone