mercoledì 17 novembre alle ore 15.30 presso la sala Pluricomprensivo di Via Prà delle suore a Bressanone.
Verrà celebrata la giornata dei ferrovieri altoatesini; Un riferimento professionale importante per l’assetto economico e sociale sudtirolese. La storia delle ferrovie è infatti ricca di riferimenti: siamo ai primi anni del Novecento ed i processi di trasformazione della società assumono ritmi che erano sconosciuti nei secoli precedenti: la ferrovia, con i suoi convogli sbuffanti, le eleganti carrozze liberty e i duri sedili in legno della “terza classe”, è in prima linea nel processo di cambiamento imposto dal progresso. Sarà proprio attraverso l’Alto Adige, che verrà sperimentate una delle più ardite costruzioni di linea: la “ferrovia del Brennero”, con tutto l’apporto storico, professionale, economico e sociale che i mezzi e gli uomini delle ferrovie hanno portato nel cambiamento delle terre che attraversavano. Il primo tratto a trovare realizzazione fu quello “basso”, da Verona a Bolzano, che fu inaugurato in due momenti diversi. Il progetto di questa sezione fu approvato il 10 luglio 1853, a firma dell’ingegnere trentino Luigi Negrelli, noto per aver costruito altre linee alpine ma soprattutto per aver elaborato il progetto del canale di Suez. Il 24 agosto del 1867 fu quindi inaugurata la ferrovia del Brennero per collegare la preesistente Nordtiroler Bahn tra Kufstein e Innsbruck con la Südtiroler Bahn. Come integrazione, la Südbahngesellschaft costruì anche la tratta Maribor – Fortezza nella linea ferroviaria della Val Pusteria. Ben presto, però, anche la ferrovia del Brennero, quasi tutta a binario unico, si rivelò un collo di bottiglia. Mentre nel Tirolo del nord la rete ferroviaria era stata potenziata e Innsbruck era divenuta uno snodo importante, l’Alto Adige e il Trentino ebbero la peggio nella competizione con Vienna per aggiudicarsi collegamenti ferroviari più efficienti. L’elettrificazione della tratta Innsbruck-Brennersee si concluse nel 1928 con l’adozione del sistema austriaco a 15.000 volt, 162/3 Hz, corrente alternata, mentre l’elettrificazione della tratta Bolzano-Brennero fu effettuata secondo il sistema italiano a 3600 volt, 16 2/3 Hz, corrente trifase. Nel 1934 fu elettrificata anche l’ultima tratta Brennersee-Brennero secondo il sistema austriaco. La conversione della Merano-Bolzano a 3000 volt, corrente continua, fu ultimata nel 1952, la tratta Bolzano-Brennero nel 1965. La presenza di reti diverse (3000 volt corrente continua in Italia, 15.000 volt corrente alternata in Austria e Germania) costringeva i convogli internazionali a un cambio di motrice. La Città di Bressanone sarà il fulcro che permetterà ai ferrovieri di tutto l’Alto Adige di potersi incontrare con delegazioni da Vipiteno, Brunico, Bolzano, Merano. Per maggiori informazioni email: beppe.mora@upad.it