sabato 16 settembre alle ore 20.00 a Bressanone, presso il Duomo della Città.
UPAD, grazie alla collaborazione con la ripartizione Cultura italiana, ha voluto indagare ed approfondire la storia e la ricchezza culturale e sociale offerte dal patrimonio materiale e immateriale del nostro territorio, organizzando una serie di incontri dal titolo “Oltre i luoghi comuni: un percorso nei vissuti della nostra comunità” che da qui alla fine dell’anno avranno luogo in maniera diffusa sul territorio.
A questo proposito sono stati promossi una serie di incontri di carattere culturale, accomunati dalla visione dei territori di confine, come l’Alto Adige, luoghi di conoscenza ed incontro con l’altro e le altre culture, e non come un limite invalicabile che chiude, un esempio la presentazione a Merano della storia del suo Ippodromo, avvenuta poche settimane fa. La scelta di soffermare l’attenzione su un vero e proprio gioiello architettonico come l’Ippodromo Maia, non è dovuto solo al riconosciuto genio del suo ideatore, l’architetto Paolo Vietti Violi, ma anche e soprattutto per le diverse epopee che gli sono legate: dalla “seconda Belle époque” sul Passirio fino alle attività odierne, che fanno dell’incontro della socialità e dello scambio il suo tratto distintivo. Il progetto, sostenuto dall’Ufficio Educazione permanente della Provincia, approda sabato 16 settembre alle ore 20.00 a Bressanone, presso il Duomo della Città, nello spirito di andare “oltre i luoghi comuni” focalizzando l’attenzione su altri luoghi del territorio scelti per essere portatori di esperienze particolarmente dense di storia e valori per le loro comunità di riferimento. Infatti quest’anno l’associazione Pro Cultura di Bressanone ha compiuto 75 anni di attività. Pro Cultura operava fin dall’immediato dopoguerra, riportando arte e cultura in un periodo martoriato della nostra storia provinciale e in particolar modo nella città di Bressanone, si era usciti dalla tragica esperienza della seconda guerra mondiale, lasciando un’eredità ricca solo di tensioni e di forti risentimenti. Per molti, da una parte e dall’altra, era difficile dimenticare. L’associazione ha intensificato i suoi sforzi nell’organizzare concerti in modo da coinvolgere appassionati di ogni gruppo linguistico, cercando con la musica di unire e intensificare la sensibilità di convivenza dei cittadini, senza dimenticare campi culturali quali: conferenze d’attualità, viaggi culturali, arti figurative. Tante le figure che si sono succedute della direzione di questo importante consesso, quali il Prof. Giacomo Cavagna, il Prof. Aldo Zaniboni, i Cav. Guido Mattuzzi ed Augusto Asson. Ad oggi con Presidente il Prof. Giacomo Fornari, il Presidente onorario Mario Castiglioni, il quale ha traghettato l’associazione per quarant’anni, inserendo la forte vocazione di pro Cultura nell’ambito della musica classica, lasciano poi, negli ultimi anni, nelle mani di Fornari la direzione artistica di Pro Cultura, mantenendo comunque la sua presenza e importante supporto di esperienza e consiglio, tutt’ora nel direttivo dell’associazione.