Giovedì 5 maggio dalle 18.00 presso il Felsenkeller del Centro di Sperimentazione Laimburg a Vadena si terrà l’evento dal titolo “Perché nel mangiare è importante recuperare i 5 sensi?” con relatori il dott. Michael Oberhuber, direttore del centro di ricerca, e Flavia Gasperi, docente di Analisi sensoriale dell’Università di Trento. La serata è organizzata da Upad.
L’incontro vuole approfondire come percepiamo un cibo o una bevanda grazie al complesso gioco di squadra dei nostri sensi e come questa percezione influenza le nostre preferenze e scelte alimentari incidendo in maniera importante sul nostro benessere.
Ogni volta che interagiamo con un alimento ciò che avviene è un’autentica esperienza multisensoriale che coinvolge vista, olfatto, gusto, tatto e udito che assieme ne definiscono il profilo sensoriale, ovvero la qualità che possiamo percepire direttamente e che condizionerà la nostra risposta in termini di gradimento. Un ruolo fondamentale è inoltre giocato dall’integrazione di queste sensazioni con tutte le informazioni raccolte prima e durante l’assaggio, come ad esempio quanto leggiamo sulla confezione o apprendiamo dalla pubblicità o da altre fonti più o meno autorevoli, ma anche ricordi e emozioni che derivano da esperienze passate che abbiamo avuto con il prodotto o prodotti affini. Tutto questo fa sì che l’esperienza sensoriale con uno stesso prodotto possa essere molto diversa da persona a persona e questo spiega l’elevata variabilità nelle preferenze alimentari.
Attraverso alcuni assaggi e semplici test in cui saranno coinvolti i partecipanti si potrà sperimentare in prima persona come funzionano e interagiscono tra di loro i sensi e avere un’indicazione della variabilità individuale nella percezione sensoriale e nei comportamenti che ne derivano, come la misura della sensibilità all’amaro, un indice fisiologico della sensibilità ai gusti, oppure del livello di neofobia alimentare, un tratto psicologico che misura il nostro atteggiamento verso cibi poco familiari.
Misurare la qualità sensoriale dei prodotti, analizzare e predire le risposte dei consumatori è quello che si fa in un laboratorio sensoriale per caratterizzare i prodotti alimentari, studiare i processi produttivi, sviluppare nuovi prodotti ma anche per comprendere i meccanismi alla base della percezione e dello sviluppo delle preferenze e scelte alimentari.
Seppur insostituibile, l’approccio sensoriale è oneroso, in termini di tempo e personale, e per questo si è sempre alla ricerca di analisi strumentali che possano sostituire o affiancare le analisi sensoriali in questi obiettivi. Un contributo importante lo possono dare tecniche strumentali innovative per monitorare i composti volatili che rilasciati dai prodotti contribuiscono alla percezione olfatto-gustativa.
Il naso elettronico, come esempio delle tecnologie “OMICHE”, che sempre di più ci aiutano a capire i dettagli molecolari di ciò che percepiamo con i sensi, per esempio, a ricondurre gli aromi percepiti dall’olfatto alla composizione dei volatili determinata con strumentazione scientifica avanzata (SENSOMICS).
L’evento è su prenotazione e a numero chiuso con obbligo di Green Pass rafforzato. Per prenotarsi alla serata è necessario contattare la segreteria Upad allo 0471/210201-14 oppure scrivere a info@upad.it.
nella foto: il dott. Michael Oberhuber, direttore del centro di ricerca