Ucraina – Al confine tra Europa e Russia

Riportiamo di seguito l’intervista che l’Avv. Gianni Lanzinger ha fatto al Prof. Alessandro Grossato, orientalista, storico delle religioni e geopoliticodal 2009 insegna Religioni non cristiane presso la Facoltà Teologica del Triveneto. Intervista dedicata alla questione UCRAINA. Tale intervista è la summa della trasmissione che andrà in onda sul canale YouTube UPAD mercoledì 24 marzo alle ore 18.00, all’interno dell’attività dell’Accademia del Dialogo interculturale UPAD.

 

1.- La violenta invasione militare della Russia in Ucraina ha sconvolto le nostre coscienze di europei, convinti che la guerra non sia comunque “un mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”; in che misura la volontà di potenza russa ha definitivamente rotto l’assetto geopolitico planetario su cui si basava dalla fine della 2° guerra mondiale, la pace in Europa?

L’ordine internazionale determinatosi nel 1945 è andato gradatamente deteriorandosi a partire dagli eventi verificatisi negli anni compresi tra il 1989 e il 1991, che hanno avuto come quasi immediata conseguenza la dissoluzione dell’Unione Sovietica. Ma anche la fine della Cecoslovacchia, divisasi in due nuovi stati, e, fatto ancor più grave, l’inizio del conflitto fra le diverse nazionalità della ex Jugoslavia. Con l’invasione russa dell’Ucraina si è resa definitivamente obsoleta l’Onu e si è irrimediabilmente scisso il suo Consiglio di Sicurezza, per la palese incomponibilità degli scopi geopolitici dei suoi membri, in particolare della Russia e della Cina.

2.- La neutralità di un paese europeo è pienamente accettata nella UE, essendo neutrale l’Austria che pure ne fa parte, in base ad un trattato di Stato: vedi difficoltà ad estendere tale status di neutralità all’Ucraina, nell’ambito di un nuovo equilibrio europeo (EU-Federazione Russa) più ancora che un nuovo equilibro tra USA e Russia?

Sì, l’Austria è lì a ricordarci la perdita irrimediabile dell’antico equilibrio europeo. Senza il determinarsi, a breve, di un nuovo equilibrio fra USA e Russia è davvero impossibile che si determini anche quello fra UE e Russia, che, d’altra parte, ora come ora, è inevitabilmente determinato anche dalla NATO, l’organismo che di fatto uniforma il posizionamento sul piano militare sia di europei che americani.

3.- I patriarcati ortodossi di Mosca e di Kiev: mai così vicini eppure mai così lontani. Come può avvenire che nel 2022 l’ispirazione pacifista e universalista del cristianesimo sia così lacerata da interessi nazionali?

L’appartenenza del Patriarcato di Kiev a quello di Mosca risaliva al 1686. La religione costituisce ovunque la vera base identitaria di un popolo, e qualunque cambiamento a questo riguardo, specie quando si arriva ad una vera e propria scissione dalla Chiesa madre, assume chiaramente il senso di una precisa volontà ad autodeterminarsi come realtà separata, anche politicamente. Purtroppo, le motivazioni religiose spesso predeterminano e rinfocolano i conflitti, motivando i combattenti dell’una e dell’altra parte.

Chi è Alessandro Grossato?: Alessandro Grossato, orientalista, storico delle religioni e geopoliticodal 2009 insegna Religioni non cristiane presso la Facoltà Teologica del Triveneto. Nel periodo 1984-89 ha partecipato alla Missione Archeologica Italiana in Nepal. Dal 1998 al 2002 ha tenuto la cattedra di Storia e Istituzioni dell’Asia Meridionale presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Gorizia. Dal 2002 al 2010 ha insegnato Storia dell’Islam Indiano al Master in Studi Interculturali e Mediazione Sociale dell’Università di Padova. Ha fondato e dirige assieme a Francesco Zambon la Collana Viridarium della Fondazione Giorgio Cini di Venezia e assieme a Carlo Saccone i Quaderni di Studi Indo-Mediterranei dell’Università di Bologna. Socio dell’Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente (Is.I.A.O.) e dell’Associazione Italiana per gli Studi Cinesi (AISC), dal 2011 è Senior Fellow dell’Istituto di Politica diretto da Alessandro Campi, e membro del comitato di direzione della Rivista di Politica edita da Rubbettino. Dal 2016 è membro del comitato scientifico del Centro di Filologia e Medievistica Indo-Mediterranea (FIMIM) dell’Università di Bologna. Fra le sue opere, Il libro dei simboli. Metamorfosi dell’umano tra Oriente e Occidente, Mondadori, Milano 1999, tradotto in francese e spagnolo e Il mito della Fenice in Oriente e in Occidente, Marsilio, Venezia 2004. Sua ultima curatela, il volume Le Tre Anella. Al crocevia spirituale tra Ebraismo, Cristianesimo e Islam, Edizioni dell’Orso, Alessandria 2014.