Serata evento presso il Centro Trevi di Bolzano, venerdì 22 novembre alle ore 18.00; All’interno della manifestazione “Gesherbrum IV – verso la montagna di luce”, organizzata da C.A.I. Bolzano, si terrà la conferenza congiunta del Generale Tullio Vidulich e di Beppe Mora: “uomini di ghiaccio: Nobile, Sora, Amundsen – la tragica spedizione del dirigibile Italia al Polo Nord e l’eroica resistenza nella tenda rossa”. Questa conferenza viene organizzata in collaborazione con Fondazione UPAD. L’artide, un deserto di ghiaccio, ancora oggi impervio e pericoloso, fu teatro di una avventura di grande valore scientifico e allo stesso tempo una corsa per il salvataggio internazionale; impresa che vide il contributo degli alpini nella spedizione polare e nelle azioni di ricerca dei naufraghi. Quando il 25 maggio del 1928 — esattamente novant’anni fa — il dirigibile Italia precipita nei ghiacci dopo avere raggiunto il Polo Nord nel corso di una spedizione scientifica, si conclude tragicamente una delle più grandi avventure esplorative della storia italiana. Durante lo schianto la navicella di comando e parte dell’equipaggio riuscirono a salvarsi, mentre si persero le tracce di sei altri membri della squadra e dello stesso dirigibile.
L’Italia è stato progettato dall’ufficiale della Regia Aeronautica Umberto Nobile, dopo che la sua avventura precedente con un altro aeromobile da lui concepito — il Norge — lo aveva lasciato con un dirigibile che per primo nella storia aveva sorvolato il Polo Nord ma le cui missioni non avevano riportato grandi risultati dal punti di vista scientifico e cartografico. Nelle regioni artiche restavano, infatti, 4 milioni di km² inesplorati. La missione del Norge (che era stato acquistato dall’AeroClub norvegese) aveva inoltre fatto emergere una rivalità tra Nobile e il capo della spedizione, l’esploratore norvegese Roald Amundsen, sui rispettivi meriti delle missioni. Tutta la cittadinaza è cordialmente invitata.