Da qualche giorno è ricominciata la scuola, dopo una primavera e un’estate molto particolari a causa del coronavirus. E con il ritorno in classe si è conclusa anche l’iniziativa di sostegno scolastico estivo promosso dall’Upad a Merano per gli studenti della scuola secondaria di primo grado, nelle aule dell’ex Municipio di Maia Bassa. Una dozzina di ragazze e ragazzi che da giugno ad agosto, due mattine alla settimana, hanno ripreso in mano libri e quaderni con a fianco compagni ed insegnanti, dopo mesi passati a distanza per l’emergenza coronavirus.
Si è trattato solo dell’ultimo tra gli interventi Upad per arginare gli effetti della quarantena su bambini e ragazzi, specie quelli più in difficoltà con la didattica on line. Così già un paio di settimane dopo la chiusura di marzo è partito il primo servizio di emergenza, la stampa e consegna gratuita a casa dei compiti per le famiglie prive di mezzi informatici. In collaborazione con il servizio domiciliare del Comune, sono state quasi centoventi le famiglie raggiunte, con un totale di oltre trecento invii fra scuole primarie e secondarie di primo grado, sia italiane sia tedesche.
Ad aprile poi gli educatori dei tre doposcuola Upad hanno ripreso il servizio in forma on line, supportando a distanza bambini e ragazzi nello studio oppure promuovendo laboratori didattici e creativi – con videotutorial, chiamate whatsapp e altre forme – per occupare parte del loro tempo libero a casa.
Infine a giugno, terminata la scuola e le attività di supporto on line, alcuni tra i ragazzi più bisognosi di recupero della scuola secondaria di primo grado sono stati accolti, finalmente di persona, nel nuovo servizio “E… Stai + forte”. Per promuoverlo, oltre al contributo delle istituzioni e a piccole quote di iscrizione, è stata organizzata una raccolta fondi tra privati cittadini con oltre seicento euro di donazioni, a beneficio di famiglie che altrimenti non avrebbero potuto inviare i propri figli.