“Heinrich Schliemann, l’uomo che credeva nei sogni e in Omero”

Martedì 22 febbraio alle ore 15.00, presso UPAD Bolzano, conferenza dal titolo “Heinrich Schliemann, l’uomo che credeva nei sogni e in Omero” tenuta da Marina Mascher. Ricorre il bicentenario della nascita di Heinrich Schliemann, padre dell’archeologia moderna, con una vita avventurosa alla scoperta di Troia e Micene coi loro tesori. Un sognatore certo, ma con un’ostinazione e una forza che lo porteranno a divenire il creatore della moderna archeologia e lo scopritore dei resti di Troia e di Micene in Anatolia, tanto che Heinrich Schliemann, di cui il 6 gennaio sono ricorsi i duecento anni dalla nascita nel 1822, è sepolto nel cimitero storico di Atene in un tomba in marmo bianco con fregi ispirati ai poemi omerici e alla sua vita, ritratto con casco coloniale in testa e in mano una copia dell’ Iliade.  Schliemann nacque a Neubukow in Germania, figlio di un pastore protestante che, leggendoglieli, gli trasmise la sua passione per i poemi omerici, da cui nacque la sua voglia di ritrovarne i luoghi. Lasciati gli studi per dedicarsi al commercio non ebbe fortuna e tentò di emigrare in Venezuela, ma la nave naufragò e si ritrovò a venti anni in Olanda a lavorare come fattorino, frequentando persone di ogni tipo e imparando l’inglese, il francese, l’italiano e il russo, prima di partire per Pietroburgo e più tardi per gli Usa, dove gestì miniere d’oro sino al 1852 e si arricchì prestando soldi ai cercatori. Da lì a trenta anni tornò in Russia, dove fece fortuna rifornendo di cibi e armi l’esercito zarista durante la Guerra di Crimea. Messa insieme una vera ricchezza, viaggiò in India, Cina e Giappone prima di pensare a realizzare i propri sogni. Per iscrizioni e info 0471/210211