Martedì 20 luglio alle ore 15.00 conferenza UPAD in presenza con un nuovo appuntamento incentrato sulla figura di Ludwig II di Baviera: “voglio rimanere un eterno enigma, per me stesso e per gli altri” questo disse di sé lo stesso Ludwig. Era uno dei rampolli più in vista delle corti europee: bello, alto un metro e novantuno, slanciato e con due occhi di un azzurro cupo che incantavano tutti, oggi quello che viene maggiormente apprezzato in Ludwig è l’attenzione e la passione per il sapere, per la conoscenza, con particolare riguardo all’arte medievale e barocca, alla musica di Wagner e alle antiche leggende della tradizione tedesca. Per avere un’idea più precisa occorre visitare Neuschwanstein, il castello delle favole per eccellenza che ispirò Walt Disney per la dimora della Bella Addormentata, Linderhof, un piccolo gioiello in stile rococò con un parco abbellito da fontane, padiglioni in stile orientale e una magica grotta dove Ludwig si faceva cullare dall’acqua all’interno di una barca a forma di conchiglia, e ancora Herrenchiemsee, la Versailles bavarese, dove emerge la sua passione e venerazione per il Re Sole – Luigi XIV di Francia – e la vita alla corte francese nel Seicento e nel Settecento. I bavaresi, soprattutto i contadini e la gente della montagna, hanno amato Ludwig e gli hanno dimostrato sempre un profondo rispetto e devozione, anche quando venne dichiarato pazzo – da una commissione medica che mai lo visitò ma si limitò ad ascoltare le testimonianze di esponenti del governo, camerieri e valletti – e deposto dal trono l’8 giugno del 1886. Il 12 giugno, dopo non poche difficoltà e resistenze, il re viene trasferito in carrozza da Neuschwanstein alla residenza di Berg sul lago di Starnberg, trasformata per l’occasione in una sorta di prigione. Il 13 giugno 1886, domenica di Pentecoste, Ludwig esprime il desiderio di fare una passeggiata ed il dottor Gudden, suo medico curante, lo accontenta e, vista la tranquillità che traspare dal comportamento del sovrano, non richiede degli infermieri al loro seguito. Non essendo ancora ritornati alle 20 scatta l’allarme e, dopo una lunga perlustrazione, prima nel parco e poi sulle sponde del lago, alcuni minuti dopo le 23 i corpi senza vita del re e del dottore vengono ritrovati in acqua. Il mistero della morte rimane tuttora: malore? omicidio? suicidio? Agli incontri si accede esclusivamente su prenotazione e con Corona pass. Per maggiori informazioni e prenotazioni tel. 0471/210211.