Ripartire dopo il coronavirus: intervista a Luigi Spagnolli

Ecco la nostra intervista al dott. Luigi Spagnolli, Direttore dell’Ufficio Caccia e Pesca della Provincia di Bolzano, con importanti considerazioni sull’impatto del COVID-19 sulla società di oggi e su quella che ci aspetta.

Qual è la sfida che noi cittadini dobbiamo raccogliere per combattere l’emergenza attuale?

In primo luogo ciascuno deve rendersi conto di essere un potenziale vettore di questa come di altre malattie, e comportarsi quindi usando tutte le attenzioni possibili per non infettare altre persone. Questo varrà per sempre. Poi bisognerà abituarci a rivedere diverse abitudini che, come si ė visto, sono pericolose in tal senso, e ad acquisirne di nuove e virtuose: in futuro saranno per esempio da evitare i grandi assembramenti di massa e le manifestazioni di socializzazione con ripetuti contatti fisici (abbracci e baci anche con persone poco conosciute), mentre si dovrà curare di più l’igiene personale.

Quale società ci aspetta nel prossimo futuro?

Dovremo costruirla insieme. Sono convinto che la libertà personale sia un valore troppo grande per essere sacrificato a causa di un virus. Ma ciascuno dovrá trovare tempi e modi per svilupparla senza far danni ad altre persone, con riferimento al rischio di diffondere infezioni.

Nel settore legato alla sua professionalità cosa accadrà?

Già si vede che gli animali selvatici occupano immediatamente gli spazi che l’uomo non utilizza. Si dovranno trovare nuovi modi di convivenza uomo-animali, compresa, dove necessaria, la possibilità di eliminare gli animali che, in questa nuova situazione, diventano confidenti con l’uomo perdendo così lo status di selvatici.

Pessimista o ottimista sul cambiamento che ci aspetta?

Sempre ottimista!!!